IL CHIMIGRAMMA

Ciao a tutti ragazzi, in questa lezione, insieme al Prof. Manfredini, abbiamo eseguito due chimigrammi.
Il chimigramma sostituisce la carta fotosensibile alla tela, la chimica al pigmento, divenendo una fusione tra fotografia e pittura.
Per lo svolgimento di questo lavoro ci siamo serviti di quattro recipienti con diversi liquidi all' interno, rispettivamente: acqua, aceto, cloruro di sodio, idrochinone e della carta fotosensibile.



Nel primo (liquido di sviluppo) abbiamo introdotto 1/10 di idrochinone e 9/10 di acqua, nel secondo (liquido d'arresto) dell'acquea de dell'aceto, nel terzo (liquido di fissaggio) 2/10 di cloruro si sodio e 8/10 di acqua mentre nell'ultimo (liquido di lavaggio) solo acqua.





















Nel primo lavoro ho immerso la mia mano nel recipiente contenente lo sviluppo, ho preso un foglio di carta fotosensibile e ho premuto con poca forza sul foglio, in modo da lasciare un' impronta bianca.
In seguito ho inserito il foglio ne liquido d'arresto e poi in quello del fissaggio. L' impronta cominciava a diventare bianca, così l'ho immersa nel liquido di lavaggio.
Questo è successo perchè lo sviluppo permette di osservare visivamente l' effetto di annerimento prodotto dalla luce sui sali d'argento, in questo modo ha accelerato il processo di riduzione del sale d'argento in sole metallico, provocando la reazione che segue qui sotto.


Nel secondo lavoro ho eseguito il procedimento inverso, quindi l' immagine risulterà con sfondo nero e mano bianca!
Questo è successo perchè il fissaggio scioglie i sali d'argento esposti alla luce dall'azione dello sviluppo, perciò il fissaggio scioglie i sali d'argento creando così la sua trasformazione in argento metallico e rendendo l' immagine inalterabile.

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